domenica, luglio 24, 2011

We only said goodbye with words

Io odio i coccodrilli, sopratutto per gente che non si conosce.
Sono pieni zeppi di retorica e non sono certa che anche questo post non ne sia intriso.
Ma ci tengo a esprimermi su quello che è accaduto.

Erano gli ultimi mesi in cui avrei frequentato l'università; in genere, se non andavo in macchina col socio fondatore di questo blog, prendevo un treno alle 6 di mattina. Arrivavo al Campus che erano le 730, mi piaceva fare colazione nel baretto di fronte alla sede di ingegneria. Una di quelle mattine alla radio sentii una canzone che mi rimase impressa subito. Aveva una orchestrazione di tutto rispetto e un allure vintage come piace a me.
Era Rehab.
Aspettai che dicessero il nome della cantante, appena a casa scaricai tutta la discografia.
Da allora la cartelletta "Amy Winehouse" è sempre rimasta nei miei lettori mp3.

Non so perchè questa morte mi sia rimasta così impressa, nemmeno fosse una persona che conosco realmente.


Sarà perchè ascoltare quella voce disperata alle 3 di notte, nel buio di una stanza di hotel prima di addormentarmi, in un tram pieno di gente, mentre camminavo nella ciclabile verso Po, mi ha sempre raccontato più di tanti altri, mi ha tenuto compagnia, quasi mi ha capita.



venerdì, luglio 22, 2011

2011 - 2001

Ogni tanto mi piace pensare – con un sussulto direi simil romantico – che la mia vita sia tipo sliding doors.

Cosa sarebbe successo se quella sera fossi rimasta a casa? Se non mi avessero mandato in quel posto, se non avessi conosciuto la tal persona? Come sarebbe cambiata la mia vita?
Probabilmente non sarebbe cambiato niente, o forse si.
Una grossa “sliding doors”, o mi piace pensarlo, è di esattamente 10 anni fa.

2001. Anno della maturità.
Ti dicono (soprattutto in TV, Vedi quella marea di film che hanno fatto anni dopo) che sia l’anno della svolta, i media non fanno che parlarti di quanto sia figo, di quanto sia importante, decisivo, formativo, nostalgico, l’esame di maturità.
Probabilmente questi signori non sono approdati alla fase successiva: gli esami universitari da preparare senza tante balle in poco tempo! 
Ma io lo credetti lo stesso e come tutte le grandi aspettative, quella fu disattesa alla grande.

Avevo appena finito l’esame di maturità e scritto una tesina sulla “Globalizzazione”. Uno dei commissari esterni, con fare sarcastico, alla fine della mia esposizione se ne uscì con “Beh, penserà mica di andare al G8 di Genova?”. E io: “E perché no?”.

E a dire il vero ero proprio decisa ad andare, avevo già guardato gli orari dei treni. Ero incazzata con il mondo intero, non vedevo l’ora di aggiungermi alle proteste.

I giorni prima ero in Versilia con le mie compagne di classe, in quella che sarebbe stata l’ultima vacanza che ci vedeva insieme.

In quella che sarebbe stata una delle vacanze più belle.

E quindi, al momento di fare i biglietti, pensai più a me, al fatto che tutta quella incazzatura stava evaporando, che alle cause civili.
Il giorno dopo, invece che essere in un corteo a essere caricata dalla Polizia, o a Bolzaneto o alla Diaz, rimasi a Viareggio a cazzeggiare.
Cosa era giusto?

Cosa sarebbe successo se avessi vissuto quei tragici giorni a Genova? Cosa avrei fatto dopo? E come sarei adesso?

Mi piace pensare che alla fine sarei ancora a qua a scrivere - magari con i capelli corti e senza tailleurs: “Cosa sarebbe successo se avessi vissuto fino alla fine quei felici giorni a Viareggio? Cosa avrei fatto dopo? E come sarei adesso?”

Probabilmente non sarebbe cambiato niente, o forse si.

lunedì, luglio 18, 2011

Manifesto del futurismo ovvero come Vasco trae ispirazione da Marylin Manson a Shanya Twain

Adesso c'è sta moda di mettere FUTURISTICO in qualsiasi canzone, parole opere e omissioni.
Devo ancora riprendermi da RAP FUTURISTICO A-B del mitico Fabri (che da il sottotitolo a questo blog, ci tengo a ricordare) che subito il buon Vasco se ne esce con il MANIFESTO FUTURISTICO.
Peccato che del vero manifesto Futurista di Marinetti (1909) non vi è la minima traccia. Anche perchè in un certo modo il movimento futurista fu una delle ultime correnti originali che l'italia riuscì a esportare in europa.
Invece il caro vasco scopiazza a destra e manca dove destra è diciamo al polo nord e manca al polo sud. Insomma una bella cozzaglia. E adesso mi metto di impegno e ve li dico tutti:



  1. il titolo: già rimanda a Fabri, non va bene
  2. Fino a 0:36 ho questi ricordi:
    1. L'introduzione di Holiday dei green day
    2. L'introduzione di The passanger di Iggy Pop
    3. The Beautiful People di Marylin Manson
    4. Il Mare di Inverno della Bertè (la prima strofa)
  3. Anzi tutto il giro di basso è quello di The passanger
  4. A 1:01 ho dei rimandi country: ecchellà Shania Twain con Whatever You Do! Don't (http://www.youtube.com/watch?v=KaTVKJ5TStk dallo 0:20)
Bene direi 6 citazioni in questa canzone futurista...alla faccia del nuovo che avanza.

PS: "Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno."

PS2: " Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro" grazie Tommaso, mi conforti nel non aver mai scritto quelle cagate smielense che vanno tanto di moda.