giovedì, aprile 29, 2010

Fradalla vs Austrian VIP

La mia conoscenza vippistica si basa sul vippume internazionale ovvio e quello casereccio.
Ma cosa volete che ne sappia dei VIP viennesi?
Comunque sia ci tenevo dire ai miei esigui lettori, che qua, la vostra “beniamina”, è stata paparazzata a una festa di radio wien, una delle radio principali di Vienna.

Solo che sai com’è…magari c’era l’equivalente di Dj Albertino e non l’ho riconosciuto, di un Savino e non avrei saputo identificarlo, di una Pina e sarebbe passata inosservata.
Tutto è stato per caso.
Il fotografo ufficiale si aggirava per caso dove per caso mi aggiravo pure io per caso, ed ecco che sono finita nella homepage di radio Wien.

E visto che i VIP paparazzati sono sempre dismessi e fintamente poracci, vorrei descrivere come i Viennesi hanno potuto vedermi su quel dannato sito:

  1. Orecchini di design comprati al fuori salone.
    La designer è una nippo-finlandese, il materiale proviene dall’interno di un frigor e da bottoni vintage. Così mi dissero. E ovviamente siffatta pregevole opera di bigiotteria-reciclo non poteva mancare nel mio portagioie
  2. borsetta viola INABBINABILE
    Borsetta plasticata comprata in un momento di sonno della mia ragione. Quella borsa è veramente inabbinabile e mi urtica alla vista.
  3. Espressione tirata, che come mi scrissero su FB, sembra abbia una paresi.In realtà avevo sul groppone 10 ore di “lavoro” ( :P )
  4. Sorriso falso
  5. Biglietto “free drink” fregato alla reception

Ecco, però non si dica che se l’immagine dell’italia all’estero è in netto declino, è colpa mia, ecco.

venerdì, aprile 23, 2010

[Se polemizzando] Tu chiamale se vuoi, mielensaggini

Dal momento che è primo nelle classifiche, una sua canzone ha vinto Sanremo, tutti ne parlano, persino il critico di Repubblica Castaldo, lo faccio pure io.
E visto che ieri su Leggo, la free press dall’oroscopo imbattibile (ci devo fare un post, quell’oroscopo è foriero di consigli eccezionali), aveva una sua intervista, deve essere destino.

Pierdavide Carone.

Già denigrato ampiamente nel sito delle Malvestite, non aggiungo dileggio al dileggio.
Ma mi permetto solo di fare una considerazione.

La sua ultima canzone “Di Notte” è terrifying.

Aspettate a dire che sono la solita snob criticona.
Ho una critica fondata e soprattutto: ho le alternative!

CRITICA (Della RAGION PURA)
La mia tesi è la seguente:
queste canzonette che come disse Castaldo, avrebbero il merito di risollevare la musica italiana, sono invece accrocchi di stilemi linguistici e musicali già sentiti e banalissimi. Il loro scopo è unicamente la vendita, l’easy listening, non c’è invenzione, non c’è un arrangiamento decente, niente.
Una banalità che impoverisce tutto, la musica, la poesia, i sentimenti, in nome di una comprensione universale che ne risulta semplificata, pertanto rozza nella sua povertà di contenuti.
La cosa poi che mi inviperisce è che chi osa criticare tutto ciò è tacciato di invidia, di snobismo o di aridità (anche in quell’intervista che ho letto su Leggo, il Carone dava a tutti quanti i detrattori degli snob).
Fateci caso, se la gente non ha argomentazioni si appiglia all’invidia…ma che devo invidiare a sto tizio?…oppure al “tu non capisci perché sei una lastra di ghiaccio” . Ma parliamoci chiaro: magari questa fosse una canzone romantica. Questa è smilensaggine allo stato puro, è vacuità…preferisco mille volte una lastra di ghiaccio vera che lentamente si scioglie a questo sole artificiale finto di una lampada solare coi raggi UV che ti ustiona la pelle.

ANALISI DEL TESTO.
Oh che bello, adesso faccio l’analisi come si faceva al liceo!
Le rime, molto ricercate, sono tra “te-me” , “notte-notte”.
Figure retoriche:
  1. Tautologie (leggi: ovvietà): “e fa male col dolore” – “e fa male quando dici che stai male”.
  2. Sinestesia (ma lui non lo sa, non diteglielo): “le emozioni sembrano più dense
  3. Reiterazioni e ripetizioni, perché il Carone ha pochi concetti da dirci e pure confusi ("esce la forza di non dirmi che hai bisogno di me" però "rideremo ancora come sempre come ora" ma "il verbo amare è un tempo al passato"). Un conto è essere confusi e sapere di esserlo, ma qua è proprio caos, onnubilamento delle menti umane.

Mi permetto anche di segnalare questi versi: ” di notte un bacio vola verso l’infinito”, chissà se è volato anche verso l’ermo colle.
Ma soprattutto questo, molto credibile per il ragazzino di 20 anni che è “di notte scopri la dolcezza di un marito, di notte” e che non c’entra una mazza col resto della canzone.

Sul contenuto: a parte questo dolore straziante così, che ci invade di notte, l’apice del romanticismo è qua: “gli angeli vivono in cielo ma tu resta qua con me”, ringhiato al microfono. Direi che il verso “lei suona il piano, lui la tromba” è quasi più toccante.

CRITICA COSTRUTTIVA
E ora LE ALTERNATIVE.
Insomma, io se penso a canzoni belle e pure romantiche, penso a queste ( e son le prime che mi sono venute in mente):

  1. Sergio Endrigo (impattibile)
  2. Luigi Tenco (inarrivabile)
  3. Volete il nazional popolare? Pure questa andrebbe meglio (anche se “mi fanno compagnia 40 amiche le mie carte” mi lascia sempre un po’ perplessa) e quel crescendo disperato per me è toccante
  4. Basta con queste cose vecchie? Toh un acerbo Cremonini con i violini e un'orchestrazione di tutto rispetto
  5. ..e una recentissima Nina Zilli

Eddai su, basta cercare, a volte può non esserci limite al peggio

(oddio...che ho detto? :) )

lunedì, aprile 12, 2010

[Inquietudini] il Robespierre de noantri

Ieri sera ho visto per un attimo una cosa trashissima....

Sono le vendite di Tele Market (canale dedicato). Anelli, diamanti, rubini, collier, bracciali, tutti a cifre esorbitanti.

Per un anello con montatura in platino e diamante a 180 karati, si è raggiunto anche il prezzo di 190.000 euro. Gli zero sono giusti.

Ora, se tu ricco rampollo, industriale del lombardo veneto, parvenue arricchito, aristocratico decadente, hai soldi da spendere così, non entro nel merito....ma il fatto che tu lo compri da questo presentatore / venditore....:




beh lascia perplessi.

Io 190.000 non li darei mai a sto Robespierre de noantri....Del resto però ho pensato che se votano Silvio e Bondi è il nostro ministro della cultura, ci si può benissimo fidare anche di costui.

venerdì, aprile 09, 2010

[Inquietudini] CREDIBILITA' sotto ZERO

Un carissimo compagno di lotte bolsceviche snob mi ha appena appena or ora passato questo link
http://seidimoda.repubblica.it/fotovideo/home/23977543

In pratica faranno un "biopic" (che vorrebbe dire biografia, usando i soliti inglesismi inutili fuffologici) dove il divetto della saga Twilight (mai letto ne visto niente, con orgoglio), interpreta il leader dei Nirvana.
Scarlett Johansson invece è per il ruolo della leader delle Hole.

Per fare una metafora per farvi capire quale scempio sta per essere compiuto, ciò equivarrebbe a dire che in un ipotetico "biopic" sui Litfiba, il neomelodico da strapazzo Scanu interpreta Pierò Pelù e che in un altro ipoteticissimo "biopic" su Maria de Filippi, questa sia interpretata da Charlize Teron.
In questo gioco di "biopic" farlocchi si potrebbe pure pensare di girarne uno su fradalla, dove io interpreto mia madre (porca miseria!)e una meravigliosa Monica Bellucci fa me (un po' alla stregua di quella porcheria chi vidi sulle sorelle Scicolone, Sofia Loren che fa sua madre e un'altra tizia che fa Sofia Loren...cacchio devo ancora capacitarmene)....

CREDIBILITA' SOTTO ZERO

Da incubo!

martedì, aprile 06, 2010

[Una guastallese a Milano] I want this man

L’altro giorno ero in metro.
Non so come, non so perché, una tizia/o perde un cucchiaino di metallo da un sacchettino.
Il cucchiaino fa mille evoluzioni in aria e si posa per terra. Nessuno lo raccoglie. Una ragazza col tono allarmato dice: “Beh ma di qualcuno sarà…”
Io al solito ridacchio (ragazzi, alle 20.00 dopo 12 ore di lavoro, uno è abbastanza fuso cerebralmente).
Questa scena demenziale mi ha fatto venire in mente una scena altrettanto demenziale accaduta qualche mese fa di cui avevo iniziato a scrivere. Ecco ho completato l’opera, qua il resoconto.

Viaggiare per l’hinterland milanese bardata di mille giacche, di 850 valigie, ombrelli in mano, guanti, biglietti è alquanto difficoltoso. Aggiungiamo anche che tipicamente mi porto 15 kg di cose addietro, coi tacchi 10 cm, e con fuoco al sedere essendo sempre al limite del ritardo estremo. Aggiungiamo infine che così conciata e malmessa dover cambiare 3 o 4 mezzi pubblici milanesi per arrivare a destinazione, correndo, saltando sui vagoni come se fossimo in sliding doors, buttando trolley in mezzo alla gente pur di far spazio, è alquanto faticoso e snervante (scene da Indiana Jones…una volta sono rimasta incastrata nelle porte del metro con lo zainetto e ho urlato “AAAAAHHH tiratemi fuori” e invece mi hanno tirato dentro).
Ma sorridi che il cielo ti sorride.
Arrivata con stress dopo solo 25 minuti di altri mezzi alla metro, vengo risollevata immancabilmente dai tizi che suonano o parlano nei vagoni. Questo è quello che è successo nella sola giornata del 27/11/2009
  1. una zingara dialoga amabilmente con la sua immagine riflessa nel vetro sporco (nn so come facesse a vedersi) dicendo cose del tipo: “sono d’oro vero , comprare….chiamare poi polizia venire” Mah
  2. zingaro con violino suona “Oh mia bella madunina” con arrangiamento tango. Fantastico
  3. e ora il meglio del meglio.
    Un ragazzo armato di mini amplificatore e micorfono cantava e ballava sulle note di “più su” di Renato e Zero e animava i passeggeri come un vero e proprio Fiorello dei tempi d’oro. Insomma non sembrava più il convoglio nella tratta Lampugnano - Qt8 ma un villaggio vacanza Valtur. Poi faceva i ballettini con i pali per tenersi stretti e le maniglie. Un MetroShow Man. Eccezionale. Tutti ridevamo. Io ridevo talmente tanto che il signore di fianco a me mi ha guardato male. E io: “no ma lei non ha visto cosa ha fatto”…infatti nel mentre il MetroShowman si era calato le braghe e ballava col culetto di fuori mostrandolo a un’altra signora impellicciata e allibita.Sarà stata la stanchezza ma io quel tizio lo devo troppo ringraziare!

ho provato a girare la scena ma avevo la memoria piena, insomma, questo è quanto son riuscita a fare

venerdì, aprile 02, 2010

[Fradalla vs VIP] Fradalla vs Mengoni


Ieri sera me ne stavo bella tranquilla a mangiarmi una pizzetta in un noto locale milanese: per la privacy e per non fargli pubblicità a gratis (già la devo fare a Mengoni, poi capirete) lo chiamerò col nome fittizio “pomodoro rosso”.

Il mio tavolo era di fianco alla porta quindi si malediceva chiunque entrasse/uscisse portando ventate gelide.

Ma ecco che tra una maledizione e un’altra entra un VIP seguito da 2 assistenti di sesso femminile.

Io esclamo: “EHY ma è Mengoni”

(N.d.F: Mengoni, X Factor 3, terzo classificato a Sanremo dietro l’orripilante Scanu e il fantastico Savoiardo)


Segue un dialogo delirante tra me e il mio entourage (E: entourage, F: se moi):

E: “Chi? Minchioni?”

E: ”Mengacci?”

F: “Dai devo fare qualcosa… cosa? L’autografo sulla mano?”

E: “Fatti fare l’autografo sulle tette”

E: “Vai a dirgli "complimenti, hai vinto il festivaaal"

E: “Vai là a parlargli così noi intanto attacchiamo bottone con le due tizie”

E: “Dai vai…stanno andando tutti, manchi solo tu. Ti facevo più spregiudicata”


E amenità del genere…

Finalmente prendo il coraggio a due mani (???) e mi avvio dal Mengoni.

Prendo una pagina del menu del Pomodoro Rosso e frugo a caso nella borsa in cerca della biro, per avere l’autografo.Arrivo dal Mengoni e mi accorgo che in mano non avevo una biro ma lo stick rossetto

E: “Ma cosa fai, ma col rossetto ci vai?”

Accorta del rossetto che era nella mia mano per puro caso, rifrugo nella borsa e stavolta prendo la biro (una finta MontBlanc fregata nella reception di un albergo…particolari interessanti vero?)

Bene, dopo questi 261 caratteri inutili, arrivo al punto. Approdo dal Mengoni col mio foglio del menu e la biro tarocca.

Parte il dialogo (F: se moi, M: Mengoni, AA: assistente/amica acida – del mengoni)

F: Ciaooo. Mi faresti un autografo?

M: A chi?

F: Francesca…ascolta io ho un blog hai una dichiarazione da fare per i miei lettori?

AA: E secondo te le viene dire a te?

F: (non curante della simpatica ragazza e con fare sorridente quanto burroso) Daai :-)…dimmi qualcosa per i miei lettori…non so qualcosa su Scano, sul Savoiardo…

AA: no

M: (sorridendo divertito) Ho già detto tutto a Victor Victoria

F: Beh dai non sarò la Cabello, ma qualcosa potresti dire pure a me

M: Eh, ma li mi pagano

F: Ma dai.. qual cosina di stupido per il mio blog…non vuoi dire proprio niente ai miei lettori?AA:#dmsnfsjdf#

M: Mah….che vengano a vedere i miei concerti

F: cioè pure pubblicità a gratis ti devo fare? Vabbeh dai, grazie! :)

M: sghignazza
AA: sempre cordialmente ha detto qualcosa che non ricordo


Usciti dal locale io saluto dal vetro della vetrina il Mengoni, che mi risaluta sempre sorridendo. La tizia acida mi guarda malissimo. Pure il mio entourage saluta e fa gesti, purtroppo non ho visto cosa.

Bene ragazzi, nella mia borsa ora ho un foglio del menu, dove in mezzo alla ricetta delle “polpette con passa e pinoli” ho l’autografo “A Francesca - Marco Mengoni -disegno cuore- °°° “
(quell'ultimo simbolo è una corona che ho provato a rifare con la tastiera…non chiedetemi perché ci sia una corona in un autografo).

Comunque sia, svolgo il mio compito da “brava” blogger: ANDATE AI CONCERTI DEL MENGONI!!! VE LO ORDINO!!!E questo solo perché il Mengoni comunque è molto caruccio mi sta simpatico ed è bravo, nonostante mi abbia snobbato rispetto la Cabello (che incontrai alla rinascente una volta, V. scontro vippistico relativo, e mi snobbò pure Ella).

Arriverà un giorno in cui la Cabello mi lustrerà le mie scarpe Manolo Blanc, e tu, Mengoni, mi pagherai per avere un micro post sul megliopeggio. :)
E con queste cazzate finali…BUONA PASQUA (anche all’amica di Mengoni, va, oggi sono buona).


PS: un grazie enorme all’”entourage”… se non ci foste stati voi…