Decido di salire al piano cosmetici e prendo le scale mobili.
Appena poso i piedi sulla terra ferma, vengo braccata da un commesso venditore di profumi, dai modi parecchio affettati/effemminati e che, per intenderci, mancava solo mi dicesse "ammoòòrreee".
Questo commesso si spertica in lodi del prodotto che mi vorrebbe appioppare, mi spiega che tutti i profumi fruttati sono simili, ma che questo ha il "taritè" (non mi ricordo bene la parola esatta, chiedo venia) che lo rende unico e bla bla bla e bla bla. Io chiedo "ma cos'è il taritè?"
L'avessi mai fatto!
Altra trafila per spiegarmi che è un erba..cioè il profumo è reso unico grazie ad un filo d'erba?
Così dico "Va bene grazie!" e faccio per andarme, quando il commesso mi squadra da capo a piedi, si sofferma sui miei fianchi e fa una faccia shifata e scuote la testa.
Ora, non vorrei essere volgare, ma che cazzo vuole questo brutto pezzo di merda secca, questo deficente di un deficente (come diceva una mia ex compagna di liceo quando un mio ex compagno di liceo & università gli faceva volteggiare sopra la testa una spranga dell'attaccapanni), questo damerino lacchè la cui virilità era nascosta in una delle tasche dei suoi pantaloni da fighetto?
Perchè io gli ho scosso per caso la mia testa davanti ai suoi capelli coi colpi di luce, meshati e con ricrescita? Ho scosso la testa davanti alla sua faccia con più cerone della mia?
Chiedo vendetta...
Tutti coloro che lavorassero alla Rinascente (...) hanno il dovere morale di identificarlo, cazziarlo e mobbizzarlo. Io propongo di:
- mettere del dentifricio sulla maniglia del suo armadietto
- appendergli dietro la schiena: "calciami il sedere"
- impuzzarlo di deodorante AXE che sicuramente troverà terribile
- inciampare per sbaglio rovesciandogli liquidi calorici
- invitarlo a mangiare al McDonalds
Ho finito