mercoledì, dicembre 09, 2009

[Se Polemizzando] Coraggio, Celli - L'arte di fare marketing trasformandolo in un alto dibattito culturale

Lunedì scorso alle 6.30 del mattino, andai all’edicola della stazione per prendere “La Repubblica” da leggere in treno tra un sonnellino e l’altro.
Leggo la lettera di Celli Pier Luigi nella quale invita il figlio ad abbandonare l’Italia per l’estero, essendo l’Italia un postaccio pieno di veline e tronisti.
La lettera desta un certo scalpore, e come ovvio, tante polemiche, dibattiti and so on.
A me sinceramente non fa ne caldo ne freddo anche se a dire il vero un certo odio classista me l’ha suscitato.
Mi spiego.
Celli è AD di mille società, il figlio, lodato perché laureato in tempo, avrà un sacco di opportunità, un sacco di fiducia,una casa senza mutuo anzi magari 2 o 3 intestate a lui, soldi, fondi …. cose che noi, laureati a pieni voti a 24anni ma figli di nessuno mai avremo (a meno che non si vinca domani l’enalotto), anzi le poche (mediocri) opportunità ce le dobbiamo guadagnare duramente.
Non è di certo una colpa,anzi, ma Celli e il figlio hanno una posizione tale per cui magari nel loro piccolo le cose le possono cambiare per davvero.
Ma voglio dire: l’impulso di abbandonare la barca quando questa affonda ce l’abbiamo tutti, quindi la scelta di andarsene all’estero è legittima comprensibile.
Anche se riflettendo, forse è più coraggioso restare e non fare gli struzzi (per dire: se tutti gli antifascisti fossero andati nella democratica Inghilterra, cosa ci sarebbe ora in Italia?)
Quindi per me la cosa era morta lì.
Sabato scorso alle 7.30 del mattino, andai all’edicola della stazione per prendere “Il fatto quotidiano” da leggere in treno tra un sonnellino e l’altro.
Noto la pubblicità del nuovo libro di Pier Luigi Celli: "Coraggio, Don Abbondio - L'arte di arrendersi e il rischio di resistere in un Paese che sta perdendo l'onore" (qua)

Hai capito il Celli?
Tutto questo polverone che ha innestato sotto forma di alto dibattito borghese-culturale è solo marketing per fare pubblicità al suo libro. Un poco ipocrita, no?
Tu Celli, fingi di scuotere gli animi con “alte” diatribe, quando è tutto un bieco trucco per vendere copie in più del tuo libro.
Beh come dire….noi oramai siamo abituati a questi mezzucci, questa è l’Italia che tu disprezzi, ma che comunque usi, sputando nel piatto dove mangi.
Che delusione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

adesso sarei inglese e non un italiano di m.r.a!! (se i miei fossero andati in inghilterra)

fradalla@gmail.com ha detto...

Io sarei stata russa, se mio nonno fosse rimasto là durante la felice scampagnata che il Duce gli fece fare.

tore ha detto...

chemmerda!

fradalla@gmail.com ha detto...

Concordo