Mi sono appena beccata la rubrica di enogastronomia del tg2 "eat parade" , la cui sigla è "I can't get no satisfaction" dei Rolling Stone.. già la scelta del titolo e della sigla fanno impensierire ma va beh, non è questo il punto.
Oggi c'era un sommelier che commentava un vino, con aria assai soddisfatta.
Ora, passino i paragoni arditi tra vino e retrogusto fruttato di bosco soleggiato e venticello fresco, ma oggi si è veramente passato il limite.
Perchè io un vino il cui retrogusto è di pietra focaia non l'ho mai sentito, e se il sommelier permette, un vino cha sa di sasso non l' voglio neanche assaggiare nella peggiore delle mie sbronze.
5 commenti:
AAAAH! L'ho sentito anch'io (il commento nn il vino...)!!! E a tavola ci siamo guardati tutti un po' allibiti...
Che poi dico, ma questo sommelier che fa? Passa il tempo ad assaggiare le pietre?
Il fatto è che uno inventa la cazzata, agli altri sembra bella e poi il primo che ci riesce, se la rivende in TV. Ecco come nascono perle tipo il "retrogusto di pietra focaia".
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Infatti, il Petomane ha ragione... perchè non metti un controllo visivo...
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