Ero a Napoli il 1 Luglio, quindi mi sono recata alla Feltrinelli. E nonostante a Napoli non conosca nessuno, lo stesso me lo sono fatta impacchettare, come se fosse un regalo.
Girare col tomo mocciesco sotto braccio è un’onta da evitare sempre ovunque e comunque.
570 pagine di letteraria spazzatura. Che non si può nemmeno riciclare. Alla data attuale sono a pagina 274.
Una noia mortale. Un fastidio nauseante che ti accompagna, anzi aumenta, pagina dopo pagina.
Non succede niente se non 2 fatti in croce. In 274 pagine.
Si potrebbe controbattere che anche in James Joyce non succedeva niente ma c’era introspezione psicologica.
Qua nemmeno quella. A meno che, come introspezione psicologica non ci facciamo bastare l’unica definizione che ne può derivare: mentecattezza totale vacua.
Cacchio con Lansdale dopo 15 pagine c’è già un morto di morte violenta o una mega scazzotata.
Qua niente di niente (a meno che un Santo, a pagina 15 vada a casa di Moccia munito di oggetto contundente …ma non credo sia successo).
Visto che di spunti ne ho già parecchi, inizio con la prima parte della recensione. Appena avrò finito di leggere queste pagine di massacro alfabetistico, posterò la seconda parte.
Anzi per facilitare il compito di voialtri lettori, divido in capitoletti tematici, come faceva quell’altro tomo liceale ossia l’antologia di italiano con la copertina giallino_ocra, che era divisa in 27 tomini (non il formaggio) per ogni epoca, ognuno pesante 12kg.
NOTA A MARGINE: Ecco ma io mi chiedo: i nostri figli e i figli dei nostri figli avranno quella stessa antologia aggiornata? E per gli anni 2000 troveranno il capitolo “Moccia Federico” ???
Mioddiooooooo, come si fa a mettere al mondo figli in questo mondo barbaro?
Moccia e la Questione finestra.
Dichiarazione d’amore di Alex (40 anni suonati) a Niky (19enne all’anagrafe, mentali ne ha una dozzina). Ovviamente condita con effetti speciali e trovate letterarie da far invidia allo sceneggiatore della migliore teen drama americana.
Il risultato è accaponimento della pelle e grasse risate.
Alex fa scrivere: “Si, Scusa ma ti voglio sposare!” sulle finestre di un grattacielo a NY mentre è in elicottero con la sua amata.
Moccia ci dice che sta tutto all’ultimo piano su un lato e che tutt’ad un tratto si illuminano le finestre.
Opzione 1.
1 finestra= 1 carattere, per un totale di 31 finestre a lato del grattacielo, che ci può stare. Ma come si fanno le lettere? Con dei neon accesi attaccati alle finestre? Ma allora che si legge da un elicottero? E che han detto alle segretarie / Amministratori Delegati seduti vicino a quelle finestre: “Scusa ma un cretino deve scrivere “scusa ma ti voglio sposare” e dobbiamo attaccare questi neon”?
L’altra opzione, sicuramente più leggibile dall’elicottero, è che le finestre siano usate come i digit della calcolatrice (15 finestre in tutto, 3 di larghezza e 5 di lunghezza, il minimo necessario per fare una lettera). Solo che così, innanzitutto servono almeno 6 piani (c’è anche la virgola di “Si,”) e soprattutto almeno 96 finestre per lato.
Da brava ingegnere non architetto ho fatto dei conti ragionando per difetto e ipotizzando una finestra larga 1 m e distanziata dall’altra di 50 cm: occorrerebbero, per difetto tengo a sottolineare, 144,5 m di lato agli ultimi piani per contenere le 96 finestre.
Io non sono architetto, ma mi pare che un grattacielo così sia un insulto alla fisica e alla legge di gravità.
Vabeh comunque sia, non servono i conti per dire che sta trovata è pura follia della mente umana.
Perché possono intortarci ore e ore con sta storia dei sogni, ma per piacere, questa non è realtà, è trametta da fiction, da fantasy scombiccherato, da favoletta vuota e superficiale.
La mia chiosa finale è: al di la di tutte ste finestre, di cui sinceramente non importerà a nessuno, Moccia è da DEFENESTRARE. E su tutte le 96 finestre calcolate.
L’excel dove ho fatto i conti:
Durante la recensione al primo tomo mocciesco, ero andata su wikipedia, per vedere qualche citazione antiMoccia.
Trovai solo questa di Rivera del 22 dicembre 2008:
“Con i suoi libri si arricchisce rincoglionendo intere generazioni”.
Rivera :
è un comico a cui già il megliopeggio espresse piena solidarietà quando fu tacciato di terrorismo dalla Chiesa per aver detto:
"Io non sopporto, non sopporto che il Vaticano abbia vietato i funerali a Piergiorgio Welby, non lo sopporto. E invece l'ha permesso a Pinochet, a Franco e a un componente della banda della Magliana.”
http://megliopeggio.blogspot.com/2007/05/se-polemizzando-il-concerto-del-1.html
(Non posso trattenermi: Rivera, un comico reo di aver espresso un’opinione tra l’altro condivisibile, è un terrorista su cui scagliarsi il mattino dopo. Su Silvio niente di niente).
Tornando a noi, ecco un breve stralcio della biografia di Rivera, copiata da Wikipedia:
Andrea Rivera (Roma, 23 marzo 1971) è un attore e cantante italiano, conosciuto anche per i suoi interventi comici (nei panni di un "citofonista") nella trasmissione Parla con me di Serena Dandini.
Ecco, ricapitolando, ricordiamo quindi di Rivera:
- Interventi comici citofonando alla gente
- Palesemente di sinistra
- Contro Moccia
Bene.
Arriviamo al punto e traiamo le conclusioni.
Moccia, poverello, deve essersela presa contro le esternazioni del Rivera.
Ecco quindi che, ad un certo punto compare nel libro tale Renato Materia “il falso artista di Sinistra”.
E Renato Materia è la personificazione del nostro Rivera.
Quindi Moccia si vendica e gli fa accadere le peggiori cose.
Facendolo apparire ad esempio come un burattino vuoto e sedicente. Criticando i girotondi, criticando la satira di sinistra, criticando chi critica i suoi luchetti del menga.
Ecco qua, testuale del libro, le prove inconfutabili.
Alex: “Ah ho capito chi è, quello che fa finta di essere di Sinistra…l’abbiamo chiamato per una pubblicità(…) dove tutto andava in beneficenza e ha chiesto un cachet altissimo(…) Barba incolta, maglione girocollo a pelle (n.d.F. Cos’è???) …tutto per apparire in tv, dove dice di essere il portavoce del popolo, di saper ascoltare la sua rabbia e quelle cose lì… Sono tutti così. Sai quanti nomi potrei farti?”
“Renato Materia, il giovane e aitante artista di sinistra, almeno così si professa nel volantino. (…)” si presenta all’università ad una sorta di manifestazione. Rappa così in aula magna:
“Bugiardi e ladri, falsi politici, guru fanatici, da questo mondo toglietevi di torno e giù le mani dal nostro girotondo(…) Bugiardi e ladri, falsi politici, guru fanatici, piuttosto innamoratevi e andate a quel bel ponte, incatenatevi con tanto di lucchetto e con quella chiave fate voi il bagnetto…un bel salto e giù dal parapetto. E noi liberi.”
(n.d.F. non ce la faccio…citatemi Dante per compensare…)
Ma i contestatori lo prendono a insulti e ortaggi e lo vogliono picchiare.
“ Da ogni lato della sala parte una pioggia di verdura andata a male(…). Adriano Mei continua la sua personalissima lotta al megafono: “Buffone, bugiardo, falso artista di sinistra! (…)Sei uno sporco figlio del sistema. Levati quella barba fatti crescere qualcos’altro” (n.d.F. uhuh che insultone)
E continuano così allegri e divertiti (n.d.F. ah beh che simpatia) a innaffiare il povero Renato Materia(…) fino a quando, tirato con grande precisione e forza,un uovo non lo centra in piena fronte, esplodendo sul suo viso e costringendolo a una vergognosa ritirata.”Bastardo! Bastardo!”. Il gruppo comandato da Adriano Mei (…)alla fine parte con una specie di carica, tanto che il povero Materia è costretto a fuggire.
(n.d.F. Vergognosa ritirata? Moccia proviamo con te, troviamo una 50ina di tuoi detrattori che ti tirano uova putrescenti e ti inseguono per menarti…poi ne riparliamo ok?)”
Così il “povero” Materia si rifugia in macchina dopo che i simpatici e allegri contestatari l’hanno seguito. Il dialogo col suo manager:
“Si può sapere perché si sono incazzati così?Che hai detto?”
“Macchè non ho detto nulla!Stavo facendo il solito pezzo…quella cacata sui politici e i lucchetti (…) Senti un po’ questa: ”Una sinistra costruttiva è quello che ci serve, un uomo intelligente che lavora con la mente, non solo girotondi ma pensieri più profondi. Com’è?” (n.d.F. “E uscimmo a riveder le stelle”)
“Ottima Renà. …E’ con roba come questa che torni a fa credere in te e nelle tue parole… Pure quell’idea dei citofoni la devi abbandonare. Ormai è vecchia.”
No ma dico…ma quanto si deve essere miseri per vendicarsi in maniera letteraria di un comico che ti ha criticato? Penoso.
Di nuovo: piena solidarietà a Rivera
PS: Bello questo articolo del Giornale su Moccia: http://bur.rcslibri.corriere.it/docs/6391.pdf .
Ecco adesso posso seriamente andare in bagno a vomitare.
7 commenti:
argh. Oggi mi sento un falso artista di sinistra. Cioe`, non e` possibile.
Tore ma io mi aspettavo da te tuoni fulmini e saette e bestemmie...invece... sei proprio uno "sporco figlio del sistema"
:P
Che carino questo blog! Meno male che sei passata su Le Malve altrimenti mai l'avrei scoperto.
Grazie Sir!!!
ripassa pure quando vuoi :)
Anch'io vengo dalle Malve, ti faccio i complimenti e ti metto nei preferiti
Grazie Thefoxy ;)
Ogni ammiratore / detrattore è sempre il benevenuto
leggere l'intero blog, pretty good
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