lunedì, maggio 04, 2009

[Se polemizzando] De rerum Silviorum

Mi sono appassionata alla soap di Arcore. Mi dicono che sceneggiatori argentini la stiano studiando per avere nuovi spunti d'ispirazione per le loro trame.

Nel mentre mi son letta un po' di commenti sul sito de "Il Giornale" dei fedeli votanti PDL.

Da vergognarsi.

Questo, ad esempio, è l'emblema, "l'apice dell'apoteosi della schifezza", la dimostrazione che i neuroni, una volta bruciati da anni e anni di Silvio a Palazzo Chigi non possono riformarsi:

"non è facile vivere vicino ad un uomo molto impegnato se non c’è un grande amore e un po’ di spirito di sacrificio, forse non le interessa la grande rivoluzione culturale e di costume alla quale su marito ha dato corso e sta conducendo con grande determinazione. Mi spiace molto Presidente, ma siamo in tanti a volerti bene ed a sostenerti con tutto il cuore. "


Ecco l'ha detto, una rivoluzione CULturale, senza turale, che ha portato alla mignottocrazia, al considerare furbi chi ruba. che va a troie, chi fa soldi in maniera illegale, chi evade.

Che bello.

La febbre Silviesca è una pandemia altro che la febbre suina: che intervenga per favore un qualche ente sanitario internazionale.


Nel mentre, visto che nessuno lo ribadisce, nel mio piccolissimo spazio che mi sono presa, ricordo che Silvio Berlusconi è indagato ANCHE per aver comprato dei senatori (e a volte la merce di scambio erano attrici o starlette) per far cadere il precedente governo Prodi, cosa che è successa.


Non è moralismo, non è essere bigotti (bigotti lo sono loro, quelli della destra e i fatti lo dimostrano ampiamente) ma io di un presidente così becero ne ho vergogna, ne ho ribrezzo ne ho schifo profondo e totale.

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