mercoledì, marzo 16, 2011

[Inquietudini] Sliding doors

Come sapete, non sono una fan dei post troppo troppo personali. Ne ho scritti pochi: come non ricordare quelle perle di poesia moderna che chiamai "metafore esistenziali"  (il negozio, il sistema operativo, la funzione random del lettore mp3, l'autobus...)..brrrr!!!

Oggi mi prende così e scrivo un po' come mi pare, a braccio. Se vi annoio scusate, leggetemi un altro giorno.

Non so mai se devo credere alle coincidenze.
Sono frutto del destino, voli pindarici che fa la nostra mente, segni inequivocabili, "aiutini" dall'alto, o appunto mere casualità che creano confusione ma non implicano niente di niente?
Il dibattito è aperto.
Ad esempio: vedere impensabilmente in una città che non è la tua perchè ci sei in vacanza, toh mettiamo una bella città per fare più scena, Roma, una persona a cui però pensavi o che non vedevi da tempo?
Sentire in tv di sottofondo la parola "causticamente" mentre stai leggendo un articolo e in particolare proprio quella parola: "causticamente"?
Negli ultimi 7 giorni mi sono capitate un sacco di coincidenze: con un tassista parlavo della cantante "Adele", io sostenevo che la canzone migliore fosse "Chasing Pavements", lui no. Il giorno dopo l'ho sentita in diffusione a un centro commerciale.
Su facebook ho messo la scorsa settimana come mia foto del profilo il segnale di "fine delle trasmissioni". Il cameriere di un locale in cui sono stata poco dopo, indossava una t-shirt con la stessa immagine.
Oggi cliccando la modalità "random" nella mia cartella di 24G di mp3 è partita una canzone di cui avevo perso traccia (http://www.youtube.com/watch?v=eu-qQmmBCag) : Bryan Greenberg in "Someday".
L'ascoltavo sempre mentre scrivevo alle 4 di notte come una forsennata gli ultimi capitoli della tesi. E esattamente 4 anni fa mi laureavo
Come allora, sento la stessa aria frizzantina di Marzo, lo stesso clima.

Non so proprio cosa porterà l'aria frizzantina di Marzo 2011.
Forse non porterà niente, come non significano niente quelle coincidenze di cui parlavo.
Forse è solo bello pensarlo per un minuto, il tempo di scrivere questo piccolo post e poi tornare al vecchio caro sano realismo della bassa.

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