sabato, febbraio 04, 2006

[Autori] - Daniel Pennac


Ho scoperto una cosa interessantissima su questo autore, ma lo conosco poco. Qualcuno di voi legge Daniel Pennac? Qualcuno di voi non lo legge? E qualcuno vuole postare il suo parere sulle sue opere?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro iari. Di Pennac ho in casa tutti i libri. Ha quel modo di scrivere ironico che acchiappa. E' il classico scrittore che alle superiori ne sei invasato e ti sembra un genio e quando sei grande ti stufa. Comunque se vuoi ti presto qualcosa, anche se un girardiano come te non penso apprezzerà. Ciao

fradalla@gmail.com ha detto...

Io ho letto il primo della saga del Sig.Malussene.
Precisamente l'ho letto quasi tutto in treno durante una bufera di neve, che fece prolungare un viaggio di 45min in quasi 3h. Per questo motivo il mio giudizio che sarebbe negativo non è attendibile perchè influenzato da incazzatura e nervi scossi per quel viaggio demenziale (al quale purtroppo ne sarebbero seguiti tanti altri).

Anonimo ha detto...

Mi duole contraddire ladysalvietta, non tanto sul sottile giudizio di valore, quanto sulla presunta incompatibilità di Pennac con Girard.
Presumo anzi che la curiosità di Iari per Pennac derivi proprio dal suo interesse per Girard (Depardieu).
L'intero ciclo di Malaussène è, difatti, una speculazione narrativa sul tema del bouc émissaire che trae origine dagli studi di Girard.

IGM ha detto...

Un'orsacchiotto per beefheart.

Da un'intervista a Pennac:
(lo scrittore francese era presente a Spoleto al debutto italiano del suo monologo interpretato da Claudio Bisio)
Come mai il personaggio di questo suo monologo, in dialogo con l'ecografia d'un figlio non ancora nato, è un "capro espiatorio", come si definisce lui stesso?
Il mio lavoro d'insegnante m'ha condotto a capire quanto sia essenziale, diffuso e pericoloso il prototipo del"capro espiatorio". Ho a che fare con un gruppo di allievi, genitori, secondi genitori e colleghi professori: in ogni nucleo e in ogni classe ci sono delle vittime potenziali, e io cerco di evitarne l'isolamento, ne prevengo le dinamiche di ritorsione. Fu un saggio di René Girard, a farmi interessare di queste dinamiche. Che io traspongo in commedia.

Da un'altra intervista:
Tornando all'uso della metafora: qual è il significato del capro espiatorio, così centrale nelle sue opere?
Un giorno lessi un saggio di Renè Girard, filosofo, semiologo e storico francese, intitolato Il capro espiatorio. La tesi del libro era che ogni gruppo umano si costituisse a partire da un'esemplarità e da un rigetto. Il tema del rigetto del capro espiatorio mi sembrò di grande lucidità ed ebbi l'idea molto superficiale, divertente, di immaginare un capro espiatorio professionale, che venisse stipendiato per essere sgridato al posto degli altri sul lavoro. Nella vita professionale, me ne accorgo ogni giorno in classe, la ricerca di un capro espiatorio da colpevolizzare è una costante; è una delle passioni dei bambini e degli adolescenti, sapere chi sia il colpevole, anche prima che il fatto accada.

E' una passione anche per gli adulti.

Anonimo ha detto...

Letto parecchi libri parecchio tempo fa, quando era scoppiato il caso Pennac, ora non mi interessa molto. Trovo sia uno scrittore di genere, capace giusto in quel genere, ma niente di piu'. Dopo che leggi due libri, ritrovi sempre le stesse cose e mi sembra difficle trovarlo ancora interessante. Sopravvalutato, sopratutto tra una certa enclave di sinistra mainstream. Poi dipende che cerchi nei libri, ma i grandi autori sono altri.

Anonimo ha detto...

sono uscito e rientrato dal blog una trentina di volte per essere il MILLESIMO visitatore del vostro blog.Ho vinto qualcosa?

Anonimo ha detto...

non ho vinto un cazzo, vero?
che blog di merda!

fradalla@gmail.com ha detto...

Se vieni sotto casa mia ti offro un aperitivo in un bar!!!!
ciao

Anonimo ha detto...

era meglio non aver vinto niente....(niente di personale, è solo che per contratto non posso bere aperitivi con fan di luciana littizzetto.)

fradalla@gmail.com ha detto...

Per deluso:
..lo sapevo...! In realtà ho scritto a favore della Littizzetto per non dover sborsare 5 euro per offrirti l'aperitivo.