venerdì, gennaio 13, 2006

Il CdV (?)


In attesa che il film esca in USA, e poi in Italia (se qualcuno ha date precise me le comunichi, pls), mi sono riproposto di imparare qualcosa sul libro, che comunque eviterò di leggere. E quindi ho cercato una sintesi del romanzo. E ne ho trovata una. E tutto ciò che saprò nella mia vita sul CdV è quella e basta. E non si inizia una frase con e. E nemmeno si finisce, con e. Comunque, vi consiglio caldamente di dare un'occhiata al riassunto in questione, perchè se non volete/potete leggere il romanzo, almeno sappiate di cosa parla; se invece l'avete letto, vi fa sicuramente bene ripassarne la struttura. Inoltre il riassunto è corredato di varie utilissime immagini che aiutano a capire di cosa si parla. L'autore, lodevolissimo, è il Maranza.

Oh, un unico commento da parte mia: il Prioriato di Sion è una società segreta che non è mai esistita. Il mito di questa organizzazione massonica di ebrei cattivi e col nasone che volevano conquistare il mondo è stato inventato intorno al 1895 e successivamente diffuso da una nobildonna russa, Yuliana Glinka, che ci credeva veramente e non aveva nient'altro di meglio da fare; la signora Glinka, che affermava di essere in comunicazione con i defunti, fece arrivare in Europa il libro intitolato Protocolli dei Savi Anziani di Sion (un clamoroso falso storico) che era il programma di conquista del mondo del Priorato di Sion. La frottola ha goduto della sua massima fortuna nell'Europa del Nazismo nascente. Ma guarda un po'. Il mito del Priorato di Sion, adesso elegantemente riesumato dall'autore del CdV (e sempre amato da chi si nutre di misteri fanta-archeologici, pippe egizie e complotti occulti templari cablistici alchemici astronomici della cintura di Orione e del Santo Graal nascosto sotto tutte le cattedrali francesi) finì per scaldare gli animi di molti tedeschi (ed europei) contro gli ebrei e diede il suo bravo contributo a ciò che accadde dopo. Potenza di un (falso) mito.

1 commento:

fradalla@gmail.com ha detto...

"io rifiuto Dan brown"...
rifiuto pure di leggerne i riassunti, Iari non me ne voglia per questo.