Io odio i coccodrilli, sopratutto per gente che non si conosce.
Sono pieni zeppi di retorica e non sono certa che anche questo post non ne sia intriso.
Ma ci tengo a esprimermi su quello che è accaduto.
Erano gli ultimi mesi in cui avrei frequentato l'università; in genere, se non andavo in macchina col socio fondatore di questo blog, prendevo un treno alle 6 di mattina. Arrivavo al Campus che erano le 730, mi piaceva fare colazione nel baretto di fronte alla sede di ingegneria. Una di quelle mattine alla radio sentii una canzone che mi rimase impressa subito. Aveva una orchestrazione di tutto rispetto e un allure vintage come piace a me.
Era Rehab.
Aspettai che dicessero il nome della cantante, appena a casa scaricai tutta la discografia.
Da allora la cartelletta "Amy Winehouse" è sempre rimasta nei miei lettori mp3.
Non so perchè questa morte mi sia rimasta così impressa, nemmeno fosse una persona che conosco realmente.
Sarà perchè ascoltare quella voce disperata alle 3 di notte, nel buio di una stanza di hotel prima di addormentarmi, in un tram pieno di gente, mentre camminavo nella ciclabile verso Po, mi ha sempre raccontato più di tanti altri, mi ha tenuto compagnia, quasi mi ha capita.
Sono pieni zeppi di retorica e non sono certa che anche questo post non ne sia intriso.
Ma ci tengo a esprimermi su quello che è accaduto.
Erano gli ultimi mesi in cui avrei frequentato l'università; in genere, se non andavo in macchina col socio fondatore di questo blog, prendevo un treno alle 6 di mattina. Arrivavo al Campus che erano le 730, mi piaceva fare colazione nel baretto di fronte alla sede di ingegneria. Una di quelle mattine alla radio sentii una canzone che mi rimase impressa subito. Aveva una orchestrazione di tutto rispetto e un allure vintage come piace a me.
Era Rehab.
Aspettai che dicessero il nome della cantante, appena a casa scaricai tutta la discografia.
Da allora la cartelletta "Amy Winehouse" è sempre rimasta nei miei lettori mp3.
Non so perchè questa morte mi sia rimasta così impressa, nemmeno fosse una persona che conosco realmente.
Sarà perchè ascoltare quella voce disperata alle 3 di notte, nel buio di una stanza di hotel prima di addormentarmi, in un tram pieno di gente, mentre camminavo nella ciclabile verso Po, mi ha sempre raccontato più di tanti altri, mi ha tenuto compagnia, quasi mi ha capita.
Nessun commento:
Posta un commento